venerdì 5 aprile 2013

Premio FasercriticOscar 2010 per il Miglior Film d'Azione

Bang Bang! Pow! Boom!

 Premio FasercriticOscar 2010 per il Miglior Film d'Azione 


Adèle e l'enigma del faraone



Film fantastico e d'avventura, con protagonista una giornalista francese, nella Parigi di inizi '900.

Storia molto semplice, basata su un fumetto francese degli anni '70, che fa forza su una protagonista interessante, dalla forte personalità. Anzi tutti i personaggi sono simpatici, aiutati nella caratterizzazione da un trucco che ne amplifica gli aspetti comici.
Sa essere divertente e gli effetti speciali non sono troppo invasivi, in modo da non spostare troppo l'ago della bilancia dal lato avventura a discapito di quello della commedia; sono inoltre, tutto sommato, ben fatti (spesso, nelle commedie son fatti male e rovinano tutto il film).
Uno di quei film che non diresti che è francese, per come è fatto bene, ma qui immagino si debba tutto al regista Luc Besson.

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giovedì 4 aprile 2013

Premio FasecriticOscar 2010 per i Migliori Costumi

Ricordo: non solo costumi, ma anche trucchi e aspetto generale dei personaggi.

 Premio FasecriticOscar 2010 per i Migliori Costumi 


mercoledì 3 aprile 2013

Sherlock Holmes - Gioco di ombre




All'altezza del primo, cosa che non si può dire per molti sequel. Divertente e dinamico, ottimo lavoro di Guy Ritchie alla regia, con fotografia, montaggio, e ottimo lavoro con i personaggi.
Forse si esagera un po' con i ralenty (ma è proprio un'inezia), e si è portati a non sopportarli più quasi in contemporanea con la scena che meglio esalta questa tecnica: l'inseguimento e la lotta nel bosco tedesco (ma qiu c'era bisogno di vedere come funziona un cannone fin nei minimi particolari?).
L'unico momento in cui un po' mi perde il film è nella parte centrale: qui la fase comica è finita e quella seria non è ancora iniziata, è ciò che rimane è l'azione senza sentimento. Sia chiaro che questo (minimo) calo di tensione è intermittente, per esempio il primo scontro fisico con Moriarty è molto intenso.
Il regista insiste con le scene della "preveggenza" di Holmes (quando calcola/immagina tutte le future mosse) e proprio quando dici "Ora basta! Non se ne può più" se ne esce fuori con lo scontro psicologico finale: certo, poteva risparmiarsi le frasi che sembravano quasi un dialogo telepatico tra Holmes e Moriarty, usarle diversamente, ma in generale ha usato un'idea molto bella (personalmente pensavo che Holmes, dopo poche mosse, si sarebbe semplicemente stupito di non essere riuscito a prevedere tutto).
Come nel primo film bel lavoro anchue per scenografie, costumi e musica.

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martedì 2 aprile 2013

Sherlock Holmes




Bello. Giusto mix di azione e umorismo (da segnalare le scena dei martelli e quella in cui il "gigante" viene fatto volare dalla scossa contro il suo complice).
Bella la ricostruzione della Londra vittoriana, ma purtroppo i lavoro fatto per la scenografia si vede un po' poco, peccato.
Faccio fatica a pensare che i vestiti di quel periodo fossero quelli, ma mi sono molto piaciuti.
Bene anche le musiche, allegre e ritmate, si adeguano al tono del film.
Watson è un po' troppo figo, ma per lo spirito del film va bene.
La scena del flashback, quando Sherlock Holmes si traveste dal mendicante, è una bella intuizione ma non è stata resa al meglio, è un po' difficile seguirlo per il montaggio improvvisamente più rapido. E se proprio vogliamo cercare il pelo nell'uovo alcune volte i ragionamenti del protagonista fatti ad alta voce esaminando le stanze erano anche un po' noiosi e ardui da seguire.
Avrei preferito non avessero dato così per scontato il sequel, ma oramai il cinema di adesso non si risolve in un paio d'ore...

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