mercoledì 6 febbraio 2013
Ralph Spaccatutto
Aaah, Disney, quando le nostre strade si stanno per separare, tiri fuori dal cilindro questo film, facendo leva sul mio lato nerd e gamer, e mi riprendi per i capelli...
Storia molto bella, segue il canone Disney, ma ti coinvolge e non è sempre così scontata. I personaggi non sono bidimensionali (l'avete capita? eh, capita?), ma hanno quello spessore psicologico che permette al film di avere più presa sul pubblico, forse giusto con l'antagomnista si sarebbe potuto fare di più (invece che relegare tutto ad un flashback di seconda mano).
Fin dalla prima sequenza (bellissima l'idea dei cattivi-dei-videogiochi-anonimi) entri in contatto con la sofferenza di Ralph, poi con quella di Vanellope... Nel finale le classiche scene commoventi non sono troppo zuccherose (e questa? questa l'avete capita?), anzi funzionano molto bene perchè non sono esagerate (almeno per gli standard Disney).
Grazie alla particolarità della storia i creatori si sono potuti concedere molte libertà, nella creazione delle ambientazioni, soprattutto nella coloratissima Sugar Land. Bene anche perchè hanno mantenuto le varie caratteristiche tipiche di ogni genere o periodo in cui i giochi sono stati creati anche con i personaggi secondari che popolavano il film: ad esempio sono un piccolo tocco di classe i movimenti "scattosi" dei personaggi secondari di "Felix Aggiustatutto", che ricordano proprio i movimenti dei personaggi 8-bit.
E poi menzione d'onore per i cameo, non degli attori, ma dei personaggi dei videogiochi famosi (Zangief, Sonic, Pacman...) che è anche un modo per arruffianarsi il pubblico di videogiocatori. Ma viene da chiedersi: quanto hanno pagato di diritti? Non importa. Soldi ben spesi.
Se vogliamo trovare un neo, il target del film, ovvero i bambini, non possono cogliere tutte le citazioni dei grandi titoli da "Street Fighter" a "Pac Man", e così sembra che gran parte del lavoro degli sceneggiatori vada sprecato.
*evidenziare la frase in rosso per leggere lo spoiler
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