lunedì 4 marzo 2013

Bunraku



Un noir d'azione, in salsa manga e teatro.
Bella scenografie, si usano spesso per fondali i pannelli tipici del teatro, non c'è la pretesa di essere veritieri, ma insieme a ai colori usati e le luci ci si limita a "suggerire" le ambientazioni. Molto bene tutto l'impianto scenico a dire il vero, partendo dalle animazioni nei titoli di testa (sia cartoni sia pupazzi, che richiamano le marionette utilizzate ne teatro bunraku), passando per i costumi, e l'aspetto generale dei vari personaggi.
Combattimenti molto variegati, non sempre coinvolgenti, ma comunque interessanti, spesso simili a danze, aumenta sempre più l'impressione di non essere di fronte ad uno schermo, ma ad un palco.
La storia ricorda molto come struttura quella di un manga, i buoni mossi dall'onore, la gerarchia di cattivi, gli scontri per livelli, l'andamento del combattimento in sè. Non manca qualche strizzatina d'occhio ai comics (vedi le didascalie usate per i sottotitoli) e ai videogiochi (con la scena del combattimento con i poliziotti).
Forse la durata di quasi due ore è eccessiva, dato che per una ventina di minuti si avverte un calo di tensione, che almeno si sarebbero potuti usare per approfondire le storie dei vari personaggi.
L'esperimento di voler mescolare così tanti elementi secondo me è riuscito, soprattutto dal punto di vista visivo. Piuttosto è la storia che avrebbe necessitato di un po' più di cura, detto questo non capisco di come mai "Bunraku" abbia ricevuto tante critiche negative: in fondo siamo abituati a vedere al cinema (e non direttamente in DVD, come in questo caso) storie dello stesso livello, ma non altrettanto piacevoli da vedere come questa.

Piccola chicca: un personaggio morendo (spoiler!) pronuncia una sorta di poesia, che ricalca le ultime parole di un famoso samurai, prima di fare harakiri. Non so se sia un timido tentativo di dare un po' più di profondità al film o ci sia dell'altro di cui non mi sono accorto... Ma non sarei frettoloso nel bollarlo come un brutto film.


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