venerdì 8 marzo 2013

Zero dark thirty



Il film non è altro che il racconto delle indagini seguenti gli attentati dell'11 settembre che hanno portato all'uccisione di bin Laden.
Non si fa altro che vedere interrogatori (un poco di tortura tanto per illuderti), analisti C.I.A. che fanno ipotesi su collegamenti tra terroristi, elaborazione di informazioni e così via come in un lungo documentario. Solo alla fine quando alcuni agenti cercano di individuare un uomo vicino a bin Laden e più avanti alla scena del raid finale, qualcosa si muove, ma ormai è tardi. Il film è noioso e lungo (2 ore e mezza? Ma scherziamo?), e inserire un po' di azione e tensione in chiusura sembra solo un tentativo maldestro e tardivo di cambiare tono al film.
Con "The hurt locker", Kathryn Bigelow aveva vinto l'Oscar, probabilmente ha pensato che fare un film ancora più noioso (in pratica un "The hurt locker" senza il brivido dell'artificiere) avrebbe fruttato di più. Bah!
Probabilmente è arrivato nella rosa finale dei candidati all'Oscar per il miglior film più per l'argomento trattato, che per il film in sè.

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