Come non approfittare dell'elezione del nuovo papa, per recuperare questa recensione? É un'occasione che capita... una volta nella vita. Anzi capita... una volta ogni cent'anni. (Se solo ci fosse un'espressione più azzeccata...)
Il film è un po' triste per la sofferenza che il protagonista prova nella sua nuova posizione, ben trasmessa da Michel Piccoli, bravissimo, ma tutto è se non altro mitigato dalle vicende del conclave, con i cardinali e lo psicanalista che ammazzano il tempo in attesa.
E' bello vedere tutti 'sti vecchietti, che vediamo così lontani dalla vita comune, inseriti in situazioni molto quotidiane (giocare a carte, parlare del più e del meno, o mettersi a giocare a pallavolo...).
Finale amaro, ma giusto; peccato non si sia approfondito nelle conseguenze. (Conseguenze che in ogni caso possiamo vedere dopo le dimissioni di Benedetto XVI. Nanni Moretti, ma tu lo sapevi già?)
Dal punto di vista visivo il rosso (o porpora?) predominante per gran parte del film funziona molto bene, regalando delle belle immagini.
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