domenica 24 marzo 2013

Upside down



In un universo esistono due Terre vicinisime a loro, così vicine che gli abitanti dei due pianeti interagiscono tra loro. Ma ognuno è sottoposto alla forza di gravità del pianeta di origine.

Idea originalissima e bellissima, il film deve molto ringraziare gli effetti speciali, riuscitissimi, che ribaltano continuamente la prospettiva sulla storia, non da un punto di vista narrativo, ma proprio da quello visivo. In alcuni momenti si fa in effetti fatica a stare dietro ai cambiamenti, e non si capisce bene la visuale di quale dei due mondi abbiamo davanti (stiamo vedendo il mondo del protagonista sottosopra, o l'altro mondo attraverso i suoi occhi, o è lui che si è messo a testa in giù...?), ma il fascino del film sta pure in questo.
La storia romantica (mi aspettavo qualcosa di più epico, ma non importa) viene ben supportata dall'impianto scenico, però ha un finale un po' troppo frettoloso, quasi incompleto. Si nota, infatti, qualche punto dove il montaggio ha fatto tagli grossolani come se si cercasse in tutti i modi di rientrare nel minutaggio prefissato. Forse una quindicina di minuti in più avrebbe permesso di rendere più completo il film, approfondendo il personaggio di Kirsten Dunst, quello di Timothy Spall (Bob), o ancora le vicende legate alla TransWorld che dovrebbe assumere il ruolo di antagonista nella storia, e invece è solo un mero ostacolo sulla via del protagonista, che viene tralasciato quando si tirano le somme del film.

Wiki

Nessun commento:

Posta un commento